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Il sistema gastrointestinale svolge un ruolo importante nei meccanismi di sviluppo delle malattie autoimmuni.
La funzionalità della mucosa intestinale, lo stato del Microbioma e del Microbiota (la totalità dei microbi in un organismo) e l’interazione del tratto gastrointestinale con il sistema nervoso, sono legati all’insorgenza di numerose malattie autoimmuni.
Il microbiota sta all’uomo come il microbioma sta al genoma umano.
Per microbiota si intende infatti una popolazione di microrganismi che colonizza un determinato luogo.
Viene definito microbioma, invece, il patrimonio genetico posseduto dal microbiota, ossia la totalità dei geni che il microrganismo esprime.
In collaborazione con il mio Team medico si può affermare che le malattie autoimmuni sono malattie infiammatorie croniche in cui il sistema immunitario perde la capacità di riconoscere le proprie cellule e attacca gli stessi organi che dovrebbe proteggere.
Nuove prove dimostrano che diverse malattie autoimmuni hanno caratteristiche metaboliche comuni. Quindi anche fattori comuni che causano la malattia.
A seconda dell’organo colpito, si manifesta una malattia diversa.
Alcuni di essi sono indicativi:
Ad oggi, sono state descritte più di 150 diverse malattie autoimmuni con una caratteristica in comune tra loro: la disfunzione del sistema immunitario.
Le malattie autoimmuni sono la causa più comune di malattie croniche nei Paesi sviluppati. Colpiscono la salute di più persone rispetto alle malattie cardiovascolari e al cancro messi insieme.
Le malattie autoimmuni sono dovute a disturbi metabolici sottostanti comuni.
Affrontare questi disturbi, con interventi medici sullo stile di vita, COLMANDO le CARENZE e solo quando serve utilizzare farmaci per gestire l’infiammazione, porta a trattamenti più efficaci e una migliore qualità della vita per le persone.
Solo in tempi relativamente recenti, le malattie autoimmuni hanno iniziato a essere considerate come un’unica categoria di malattie con diverse manifestazioni di un problema di fondo comune, così come accade per altre categorie di malattie, ad esempio nel cancro, nelle infezioni e nelle malattie cardiovascolari.
Il fatto che fino ad oggi le malattie autoimmuni siano state considerate come malattie separate ha comportato che fossero gestite da diverse specialità mediche.
Tuttavia, questo gruppo di malattie ha caratteristiche di base comuni, che devono essere prese in considerazione nel loro trattamento:
Fattori non solo legati all’ereditarietà, ma allo STILE DI VITA, giocano un ruolo importante nello sviluppo delle malattie autoimmuni.
Sebbene la predisposizione genetica partecipi alla manifestazione di queste malattie, i fattori NON EREDITARI GIOCANO un RUOLO PIÙ IMPORTANTE di quanto si pensasse in precedenza.
Studi su fratelli gemelli hanno dimostrato che la predisposizione ereditaria è coinvolta solo per circa il 25%, mentre il restante 75% è causato da fattori di rischio legati allo stile di vita.
I FATTORI che possono SCATENARE malattie autoimmuni sono ad esempio:
Come già spiegato anche in altro articolo, a causa di un malfunzionamento, il sistema immunitario non riconosce le proprie cellule e quindi è probabile che attacchi qualsiasi organo, come le articolazioni (causando l’artrite reumatoide), la ghiandola tiroidea (causandone un’eccessiva o insufficiente funzionalità), o sistema nervoso (con lo sviluppo della sclerosi multipla).
Spesso l’attacco può verificarsi contemporaneamente in più parti del corpo. Se qualcuno ha una malattia autoimmune, ha un rischio maggiore di svilupparne altre.
Le persone con tiroidite di Hashimoto, ad esempio, possono sviluppare ulteriori condizioni autoimmuni come l’artrite reumatoide o il Lupus Eritematoso Sistemico. Lo stesso può accadere rispettivamente in persone con artrite reumatoide, lupus, psoriasi o qualche altra malattia autoimmune.
Le malattie autoimmuni non sono causate da un singolo fattore: si tratta di malattie che si sviluppano attraverso l’effetto combinato di più fattori.
Nella stragrande maggioranza dei casi, l’insorgenza dell’autoimmunità avviene attraverso 3 stadi.
Nella maggior parte dei casi esiste una predisposizione ereditaria, una sensibilità allo sviluppo dell’autoimmunità. Si è appurato che la maggior parte della popolazione abbia geni che predispongono alle malattie autoimmuni e sia in Mutazione Genetica (ne esistono di vario genere).
Sebbene la predisposizione genetica sia coinvolta nella manifestazione di queste malattie, i fattori di rischio non ereditari giocano un ruolo più importante di quanto si pensasse in precedenza.
Per la maggior parte delle malattie autoimmuni, l’onere maggiore per la loro manifestazione è per il 75% correlato a fattori metabolici, legati allo stile di vita, alle CARENZE corporee e alla dieta.
CARENZE di micronutrienti, come vitamine, minerali, antiossidanti, ecc.:
La carenza marginale cronica di nutrienti passa inosservata per molti anni, fino alla manifestazione di una malattia.
Le condizioni di carenza di nutrienti influenzano il funzionamento del sistema immunitario e i processi fisiologici dell’organismo, aumentando il rischio di sviluppo dell’autoimmunità.
Predisposizione ereditaria, carenze di micronutrienti e disordini metabolici possono coesistere in una persona per anni, senza che si manifesti la malattia.
Una malattia autoimmune è preceduta da un lungo periodo senza sintomi. In questo periodo si accumulano disturbi metabolici e spesso un intenso stress scatena la comparsa di sintomi, come ad esempio dolori articolari, nel caso dell’artrite reumatoide.
Poi i sintomi compaiono con maggiore intensità e frequenza, fino ad avere una malattia cronicamente accertata.
Molte persone credono che lo stress psicologico sia il fattore n. 1 nello sviluppo della malattia autoimmune. Può esserlo per molte malattie, ma per la maggior parte delle malattie autoimmuni, lo stress è il fattore scatenante: è ciò che scatenerà la loro manifestazione.
L’esame delle malattie autoimmuni come un gruppo di malattie, dovute a fattori comuni, ha aperto nuove prospettive nel loro trattamento. In particolare, la comprensione che le malattie autoimmuni sono dovute a fattori di rischio, che possono essere modificati in larga misura, ha cambiato la nostra prospettiva riguardo alle possibilità di prevenzione, ma anche al corso di sviluppo di queste malattie.
Il ripristino dell’equilibrio BIOCHIMICO metabolico dell’organismo migliora il quadro clinico e il decorso della salute delle persone con malattie autoimmuni.
Oggi sappiamo che anche se qualcuno ha una predisposizione genetica, può evitare l’insorgenza di una malattia autoimmune se vengono eliminati i fattori che scatenano questa classe di malattie.
Il sistema gastrointestinale sembra svolgere un ruolo importante nel suddetto meccanismo.
La funzionalità della mucosa intestinale, lo stato del Microbioma e del Microbiota (l’insieme dei microbi in un organismo) in relazione all’attività del sistema nervoso enterico (il sistema gastrointestinale ha un proprio sistema nervoso autonomo) sono associati alla comparsa di numerose malattie autoimmuni.
È notevole che l’80% del sistema immunitario si trovi nel tratto gastrointestinale dove la sua funzione è regolata attraverso meccanismi complessi e dal sistema nervoso autonomo enterico che è completamente scollegato dal sistema nervoso centrale.
Il 90% della serotonina e il 50% della dopamina totale, insieme a una miriade di altri neurotrasmettitori, sono prodotti nel sistema digestivo.
In quanto porta d’ingresso per cibo e microbi nel corpo, il tratto gastrointestinale ha la capacità di regolare la risposta immunitaria a proteine, componenti e microrganismi.
Quando riconosce un ingrediente come alimento non lo attacca e gli permette di essere digerito e assorbito nel sangue.
Al contrario, quando non viene a contatto con cibi interi, inalterati, tale norma è assente.
Quando consumiamo cibi che hanno subito un’intensa lavorazione industriale e contengono composti chimici che ne impediscono la decomposizione come antibiotici e conservanti, ormoni, ma anche sostanze irritanti in grandi quantità come glutine, alcool, coloranti, esaltatori di sapidità e innumerevoli altri prodotti chimici, è facili capire che il danno provocato non rimane solo a livello di disturbi dispeptici ma turba l’equilibrio di ogni cellula del nostro organismo.
Una delle funzioni principali della mucosa intestinale è quella di isolare il contenuto intestinale dal flusso sanguigno.
Le cellule intestinali sono unite tra loro da forti legami (giunzioni strette) che non consentono la diffusione del contenuto intestinale nel sangue.
Spesso, però, si perde la continuità della mucosa intestinale e vi è permeabilità e diffusione nel sangue di elementi non digeriti e anche microbi, che vanno ad attivare eccessivamente il sistema immunitario e provocare infiammazione.
Le INFIAMMAZIONI possono riguardare sia l’intestino che altri organi.
Si ritiene che l’aumento della permeabilità intestinale agisca da fattore scatenante e che, negli individui con predisposizione genetica e flora intestinale alterata, possa essere un fattore centrale nell’attivazione dei meccanismi di autoimmunità.
Test speciali identificano il grado di infiammazione e i disturbi metabolici correlati alla flora intestinale che contribuiscono allo sviluppo dell’autoimmunità.
Lo stato metabolico di una persona è il principale fattore di rischio per questa classe di malattie.
Per questo sono importanti questi test, tra cui anche quello del DNA: Il loro vantaggio è che registrano le esatte carenze e disordini metabolici, rendendo così efficace il trattamento e la prevenzione delle malattie autoimmuni e croniche.
Esistono test con un metodo di misurazione sensibile, in grado di catturare le disfunzioni metaboliche derivanti da una malattia o di prevederne la presenza, fornendo un quadro accurato dello stato di salute di ciascun individuo.
Sulla base della nostra esperienza clinica in Team con persone con malattie autoimmuni, gli interventi mirati, con assistenza medica, nello stile di vita e nella nutrizione portano a:
Il ripristino dello stato metabolico dell’organismo migliora il quadro clinico e il decorso della salute delle persone con malattie autoimmuni.
L’intervento nello stile di vita e nella dieta può cambiare radicalmente il corso delle malattie autoimmuni o prevenirne la comparsa.
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Trainer Counsellor Mental&Health Coach
Specialista nell'Equilibrio dell'Asse Intestino Cuore Cervello e Psicobiotica.
Specializzata in Scienze della Nutrizione Umana, Nutraceutica Avanzata e in Psicologia Transpersonale Moderna.
Le indicazioni di questo articolo hanno scopo ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere del medico, ma essere di supporto alla persona.
Le informazioni riportate non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra medico e paziente.
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