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In questo articolo sveliamo i Miti sulle Diete ‘Miracolose: 

Una Prospettiva Esperta sulla Salute Intestinale, Cardiaca e Cerebrale

Vuoi dimagrire?

Non fare una dieta fai da te!

Le diete “miracolose” sono diventate una presenza costante nella cultura moderna della perdita di peso e della salute. 

Promettono risultati rapidi e sorprendenti, alimentando la speranza di ottenere il corpo dei sogni e una salute ottimale in tempi record. 

Tuttavia, dietro a queste promesse seducenti si celano miti e informazioni fuorvianti. 

In questo articolo, ti svelo tali miti e ti offro una prospettiva esperta sulla salute intestinale, cardiaca e cerebrale, basate su competenze specializzate in nutrizione naturale, nutraceutica e psicologia transpersonale moderna.

Non solo: dopo averti svelato  i falsi “miti” … ti spiego in che cosa mancano le diete “fai-da-te”.

Come si può pensare di affrontare la perdita di peso senza considerare tutta la salute e l’equilibrio generale della persona, di cui il peso forma è solo un “effetto collaterale” e un risultato inevitabile?

SVELIAMO E SFATIAMO I 7 MITI PIU’ COMUNI SULLE DIETE MIRACOLOSE:

• Mito 1: 

  Le diete “miracolose” garantiscono risultati permanenti

  La verità è che molte di queste diete estreme promettono una rapida perdita di peso, ma non tengono conto del mantenimento a lungo termine. 

  Un approccio equilibrato alla nutrizione, focalizzato su abitudini alimentari sostenibili e personalizzate, è essenziale per ottenere risultati duraturi.

  E ricorda: PRIMA DI PENSARE DI METTERTI A DIETA… pensa semplicemente a depurarti e a mangiare meglio.  

• Mito 2:
  
  Le diete “miracolose” funzionano per tutti allo stesso modo

  Ogni individuo è unico e ha bisogni diversi. Le diète “miracolose” tendono a ignorare le differenze individuali nel metabolismo, nella flora intestinale e nelle preferenze alimentari. 

  Un approccio personalizzato, basato sull’ascolto del proprio corpo e sulla comprensione delle proprie esigenze specifiche, è fondamentale per ottenere risultati ottimali.

  Per questo io utilizzo TEST MIRATI E SPECIFICI, così da poter cominciare un percorso PERSONALIZZATO E DI SICURA EFFICACIA, rispetto a quei principi attivi che attivano gli enzimi e ti permettono la giusta funzione metabolica.

• Mito 3:

  Le diete “miracolose” forniscono tutti i nutrienti necessari

  Spesso, le diète estreme si concentrano su pochi alimenti o gruppi alimentari, trascurando la varietà e la completezza nutrizionale. 

  Questo può portare a carenze vitaminiche, minerali e proteiche. 

  Una nutrizione adeguata e bilanciata, che comprenda una vasta gamma di alimenti nutrienti, è fondamentale per la salute a lungo termine.

  Per questo io e il mio Team proponiamo Percorsi Personalizzati e mirati. 

• Mito 4:

  Le diete “miracolose” migliorano automaticamente la salute intestinale, cardiaca e cerebrale

  Le diète estreme spesso promuovono il dimagrimento come l’unico indicatore di successo, trascurando gli aspetti cruciali della salute intestinale, cardiaca e cerebrale. 

  Un approccio olistico che comprenda una corretta nutrizione, una buona igiene intestinale, l’esercizio fisico e la gestione dello stress è essenziale per promuovere una salute ottimale in queste aree.

  Nei Percorsi Reset Detox Metabolica e nei Percorsi Remise en Forme che propongo trovi RISORSE GRATUITE volte proprio a farti vivere questo Benessere Olistico e Funzionale.

   

• Mito 5:

  Le diete “miracolose” ignorano l’importanza dell’equilibrio intestinale

  L’intestino svolge un ruolo fondamentale nella salute complessiva, non solo nella digestione, ma anche nell’assorbimento dei nutrienti, nella regolazione dell’infiammazione e nella comunicazione con il cervello. Le diete “miracolose” spesso ignorano l’importanza di mantenere un equilibrio intestinale sano, che può influenzare direttamente la salute cardiaca e cerebrale. Concentrarsi su una dieta ricca di alimenti fermentati, fibre prebiotiche e probiotici può favorire un microbiota intestinale equilibrato, promuovendo così la salute generale.

• Mito 6:

  Le diete “miracolose” trascurano l’importanza della sostenibilità

  Le diete estreme spesso richiedono restrizioni alimentari estreme o la totale eliminazione di determinati gruppi di cibi. Questo approccio può essere difficile da seguire a lungo termine, portando a una sensazione di privazione e alla possibilità di ricadute. Invece, concentrarsi su un piano alimentare sostenibile, che includa una varietà di alimenti nutrienti e che si adatti al proprio stile di vita, può favorire una relazione più sana con il cibo e risultati duraturi.

• Mito 7:

  Le diete “miracolose” trascurano l’importanza dell’aspetto psicologico

  La relazione tra mente e corpo è fondamentale per la salute e il benessere complessivi. Le diete “miracolose” spesso si concentrano solo sull’aspetto fisico, trascurando l’impatto che le emozioni, lo stress e i modelli mentali possono avere sulla salute intestinale, cardiaca e cerebrale. Integrare pratiche di consapevolezza, come la meditazione, la respirazione consapevole e la gestione dello stress, può essere di grande beneficio per migliorare la salute complessiva.

CONCLUSIONE:

In conclusione, svelando i miti sulle diete “miracolose”, abbiamo evidenziato l’importanza di adottare un approccio personalizzato, equilibrato e sostenibile per promuovere la salute intestinale, cardiaca e cerebrale. Integrando principi di nutrizione naturale, nutraceutica e psicologia transpersonale moderna, si può abbracciare una visione più completa e olistica della salute, con risultati duraturi e benefici a lungo termine.

Non è esagerato affermare che gli enzimi ci tengono in vita.

Sono talmente coinvolti in migliaia di reazioni chimiche del nostro organismo che, tutto o quasi, dipende da loro.

Se ne servono l’apparato digerente, il sistema immunitario, il flusso sanguigno, il fegato, i reni, la milza, il pancreas e persino la nostra capacità di vedere, sentire, respirare.

Non c’è reazione chimica che non venga “accesa” dagli enzimi.

Gli enzimi prodotti dal nostro corpo sono davvero innumerevoli e presidio di longevità.

Alcuni studiosi sostengono che ve ne siano addirittura dai 50.000 ai 70.000 ed ogni organo ha i propri con specifiche funzioni.

COSA SONO GLI ENZIMI?

Gli enzimi sono delle sostanze di natura proteica che regolano, modulandola, la velocità delle reazioni biochimiche nell’organismo.

Senza il loro intervento, la maggior parte delle reazioni sarebbero incompatibili con la vita.

ENZIMI DIGESTIVI

La loro funzione digestiva è nota a tutti i medici e scienziati in campo medico: hanno il compito di degradare i legami delle molecole proteiche che ingeriamo attraverso l’alimentazione, in componenti più piccoli per un più facile assorbimento.

Ci sono enzimi della saliva (amilasi salivare), del tubo digerente (pepsina, amilasi gastrica), del pancreas (lipasi, tripsina, amilasi, nucleasi) e della mucosa intestinale (enterociti).

Senza di essi, impiegheremmo giorni e giorni a digerire un semplice panino.

Quella digestiva però non è la loro unica missione e credere che lo sia, è un grave malinteso.

ENZIMI SISTEMICI

Se è vero che gli enzimi digestivi sono essenziali, lo sono ancora di più gli enzimi “sistemici”, così chiamati perché, assunti lontano dai pasti (o almeno 30/60 minuti prima del pasto), agiscono su tutto il nostro sistema.

Il primo a parlare degli innumerevoli benefici degli enzimi e a creare la Terapia Enzimatica Sistemica (TES) è stato il Dr. Edward Howell già negli anni 30.

Una terapia sconosciuta in Italia ma impiegata in Germania e nei Paesi anglosassoni.

E quando gli enzimi non vengono utilizzati dall’organismo nei processi digestivi, sono chiamati a svolgere altri importanti processi fisiologici:

• purificano il sangue da virus e batteri e ne facilitano il flusso
• facilitano l’eliminazione di muco, tossine e allergeni
• rinforzano ed equilibrano il sistema ormonale
• favoriscono la rigenerazione cellulare e la riparazione dei tessuti
• aumentano la funzionalità del sistema immunitario attivando i macrofagi e migliorando la loro capacità di combattere le infezioni (è importantissimo per questo aver un buon sistema linfatico funzionante)
• aumentano il livello di energia
• aumentano l’efficacia dei farmaci, compresi quelli chemioterapici
• aiutano l’organismo nella risposta all’infiammazione e riducono il dolore
• contribuiscono ad accelerare il recupero dopo l’esercizio fisico

Utilizzano, inoltre, la loro capacità di scomporre, degradare, digerire essi stessi il guscio proteico di batteri, funghi, parassiti, e perfino delle cellule tumorali.

COSA SUCCEDE QUANDO SI HA UNA CARENZA DI ENZIMI?

La diminuzione del patrimonio enzimatico presto o tardi sfocia in una degenerazione fisica e in problemi di salute più o meno gravi:

• gas intestinale in eccesso
• pesantezza di stomaco
• gastrite
• diarrea e costipazione 
• rughe precoci della pelle
• rigidità articolare
• capelli grigi
• mancanza di energia 

Se la carenza si protrae nel tempo, potrebbero manifestarsi:

• allergie
• calo della vista
• calo di memoria 
• sindrome da stanchezza cronica

Il corpo ricorre alle sue riserve di enzimi metabolici sottraendoli da organi e ghiandole, indebolendone la vitalità.

Le nostre riserve calano inoltre con l’aumentare dell’età.

Il dott. Meyer e i suoi colleghi del Michael Reese Hospital di Chicago hanno scoperto che gli enzimi nella saliva di un ragazzo sono 30 volte più forti di quelli di una persona dell’età di circa 70 anni.

Senza il lavoro del metabolismo del cibo da parte degli enzimi, cominciamo ad accumulare nel nostro corpo materiale mal digerito.

Questo ci predispone a prendere peso, ad infiammazione, stagnazione, stress digestivo e fatica.